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Almanacco dell'innovazione - 26 dicembre 1984

Parte Fidonet e Potenza per un po' diventa capitale dell'Internet italiano

Parte Fidonet e Potenza per un po' diventa capitale dell'Internet italiano
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Il 26 dicembre 1984, nel pomeriggio, la prima installazione, grezza, di Fido Potenza (aka South Italy CBBS) era online per la prima volta”. Si tratta di una pietra miliare dello sviluppo di Internet in Italia che ci porta a scoprire la figura di Giorgio Rutigliano, informatico, già radioamatore e nel 1984 autore dello storico passo: l’ingresso dell’Italia nella rete di computer Fidonet. In un blog del 2020 Rutigliano scrive: “Per comprendere cosa abbia significato l’esperienza Fidonet per tantissime persone bisogna fare oggi un grande salto con la fantasia. Immaginare un mondo senza smartphone, lettori MP3, ADSL e, soprattutto, senza internet.

Anche per chi ha direttamente vissuto quei periodi è un passo oggettivamente difficile: siamo così assuefatti ai risultati della rivoluzione microelettronica che oggi ci sembra quasi impossibile che sia esistito un momento in cui tutto questo non c’era. E’ però importante non dimenticare i tempi in cui l’unica risorsa per telefonare fuori di casa era costituida dalle cabine telefoniche, utilizzando i mitici gettoni, ed i computer erano delle enormi apparecchiature con una miriade di ammiccanti lucette”.

Insomma, siamo agli albori della rete. Negli Stati Uniti fra il 1983 e il 1984 Tom Jennings e Ben Baker hanno contribuito a creare una rete di computer che si collegano attraverso della BBS, Bullettin Board System, dei sistemi in cui gli utenti potevano scambiarsi messaggi privati e pubblici, ma anche dei file. 

Anche Rutigliano nell’estate del 1984 aveva aperto una BBS e quando scopre l’esistenza di Fidonet decide di aprire il primo nodo italiano. A Potenza. “Il mio punto di vista cambiò radicalmente… quando lessi della iniziativa di Tom Jennings dalle pagine di Byte. Le reti di computer a quei tempi erano una sfida interessante e stimolante, che ero intenzionato ad affrontare.  Ma le tempistiche di allora non erano quelle di oggi: recuperare il software attraverso il mio canale Public Domain fu molto lungo. Fidonet apparve negli elenchi della libreria inglese dopo un bel pezzo, e ci volle più di un mese perché i floppy fossero fisicamente nelle mie mani. Al pomeriggio del 26 dicembre 1984 la prima installazione, grezza, di Fido Potenza (aka South Italy CBBS) era online per la prima volta”. 

Ma fu solo a febbraio che il sistema era davvero performante: “In piena sincerità, il mio interesse primario era meramente tecnologico, ed ero abbastanza sicuro che al mio BBS si sarebbero collegati giusto pochi amici, appassionati di informatica e delle nuove frontiere. Rimasi quindi piacevolmente sorpreso del fatto che il numero degli accessi era decisamente maggiore delle aspettative. Ancora oggi non riesco a spiegarmi come mai, nel giro di poche settimane e senza nessun tipo di pubblicità, Fido Potenza sia riuscito a costruirsi una solida base di utenti fedeli. Sicuramente avevo sottostimato il numero degli appassionati già in possesso di un modem,  così come le reali potenzialità del tam tam, che evidentemente funzionava bene anche in epoche in cui non esistevano nè internet, nè i suoi social network”.

A Fido Potenza  seguirono Fido Alessandria e Fido Pordenone; e poi moltissime altre. Per quasi dieci anni Fidonet è stata una parte importante della rete italiana. Poi nel maggio 1994 è finito tutto. Ma questa è un’altra storia.

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